aspirina

Aspirina, come altri FANS, ha i seguenti effetti:

• analgesico - riduce il dolore
• antipiretico - abbassa la temperatura corporea (solo la febbre, il farmaco non influisce sulla temperatura normale);
• antinfiammatorio - riduce l'infiammazione.

Inoltre, l'acido acetilsalicilico (il principio attivo di Aspirina) inibisce l'adesione delle piastrine, prevenendo la formazione di coaguli di sangue e fluidificando il sangue.

Gli effetti di Aspirina determinano le indicazioni per il suo utilizzo: sollievo dal dolore, riduzione della febbre, prevenzione dei coaguli di sangue.

Grazie al suo effetto analgesico, Aspirina viene utilizzata per il trattamento di sindromi dolorose da lievi a moderate: mal di testa da tensione, mal di denti e mal di schiena.

Aspirina è utilizzata per il trattamento sintomatico del raffreddore: riduce la temperatura corporea e il dolore muscolare.

Aspirina è indicata anche per prevenire la trombosi e ridurre il rischio di morte cardiovascolare. Il farmaco è indicato per i pazienti che hanno avuto un infarto del miocardio o un ictus (a questo scopo si utilizzano le forme cardiache dell'acido acetilsalicilico in una dose di 75-150 mg).

L'assunzione di Aspirina è consentita solo nei casi più estremi, poiché l'acido acetilsalicilico può attraversare la placenta e causare malformazioni al feto. Aspirina deve essere prescritta dal medico solo dopo aver valutato i potenziali benefici e rischi del trattamento.

Aspirina è controindicata nel 3° trimestre di gravidanza. L'acido acetilsalicilico può provocare lo sviluppo di anomalie cardiopolmonari del feto, oltre ad aumentare il rischio di emorragie della donna incinta e persino di parto prematuro.

Non è raccomandato. L'acido acetilsalicilico può passare nel latte materno in piccole quantità. Se si assumono dosi elevate di Aspirina, può essere necessario interrompere l'allattamento.

L'uso contemporaneo di Aspirina e di agenti contenenti etanolo è severamente vietato. Tale combinazione provoca danni alla mucosa dello stomaco e dell'intestino, che possono provocare emorragie.

Paracetamolo e Aspirina hanno effetti antinfiammatori, antipiretici e analgesici. Ma la gravità di questi effetti e quindi le indicazioni per l'uso dei farmaci sono diverse. La scelta di un particolare farmaco deve essere fatta dal medico individualmente.

Gli effetti collaterali più comuni sono reazioni digestive:

• danni alla mucosa dello stomaco sotto forma di erosioni, ulcere;
• emorragie gastrointestinali;
• danni al fegato.

Inoltre, in seguito alla somministrazione di Aspirina si possono sviluppare allergie. Si manifestano sotto forma di eruzioni cutanee e prurito, meno spesso - broncospasmo ed edema di Quincke.

Sì, è possibile. L'assunzione di più di 100 mg di acido acetilsalicilico per 1 kg di peso corporeo costituisce un sovradosaggio. I sintomi di sovradosaggio includono vertigini, nausea e vomito, confusione, difficoltà e respirazione rapida.