Nurofen Express Forte 400 mg, 20 capsule, Reckitt Benckiser Healthcare
Nurofen 400 mg
Descrizione Nurofen
Le informazioni nella sezione Domande e Risposte sono state create dal team di Liki24.it e si basano sulle istruzioni ufficiali del produttore.
Nurofen è un farmaco che contiene ibuprofene, antinfiammatorio non steroideo, efficace nel trattamento di sintomatologie dolorose lievi o moderate come mal di testa, mal di denti, febbre e dolori mestruali.
Formulazioni
Adulti
- Nurofen 200 mg – capsule orodispersibili, compresse o sospensione orale
- Nurofen 400 mg – capsule molli o compresse.
Bambini (3 mesi – 12 anni)
- Nurofen sciroppo – sciroppo 40 mg/ml o 25 mg/ml
- NurofenBaby 60 mg – supposte
- NurofenKid 100 mg – capsule molli
- NurofenJunior 125 mg – supposte.
Indicazioni
Nurofen costituisce un efficace rimedio per i stati infiammatori e dolorosi di vario genere, in particolare è indicato per il trattamento di dolori come la cefalea, il mal di denti e di dolori mestruali. Inoltre, è in grado di controllare il gonfiore infiammatorio e ha una azione antipiretica (contrasta la febbre), seppure minore a quella del paracetamolo.
Posologia
Adulti
Per adulti e anziani è importante arrivare velocemente a dosi terapeutiche e mantenerle per un breve periodo di tempo, in particolare meno di 3 giorni di trattamento continuativo. La dose iniziale è di una pastiglia (200 mg o 400 mg), seguita successivamente da ulteriori somministrazioni se necessarie a distanza minima di 4-6 ore l’una dall’altra. Fondamentale è non superare la dose massima di 1200 mg di ibuprofene in 24 ore.
Per soggetti con problemi di sensibilità gastrica è consigliata l’assunzione a stomaco pieno per limitare l’azione indebolente della barriera protettiva dall’acido.
Bambini (3 mesi – 2 anni)
Indicato solo per trattamentodi breve durata, Nurofen è somministrabile solo a bambini con peso corporeo minimo di 6 kg. La singola somministrazione non deve superare i 10 mg di ibuprofene per kg di peso corporeo. Se sono necessarie successive dosi, queste non devono essere fatte ad intervalli temporali minori di 6 ore, inoltre, la dose massima giornaliera da non superare è di 20-30 mg di ibuprofene per kg di peso corporeo.
Bambini (2 – 12 anni)
Indicato anche in questo caso per trattamenti brevi, le indicazioni posologiche sono analoghe alle precedenti; quindi, la singola somministrazione non deve superare i 10 mg di ibuprofene per kg di peso corporeo, le dosi successive devono avere un intervallo temporale di 6-8 ore, e la dose massima giornaliera di principio attivo è di 30 mg per kg di peso corporeo.
Modalità di somministrazione
Capsule molli
Le capsule molli devono essere assunte con acqua, deglutite e non masticate, è consigliata l’assunzione dopo i pasti, in particolare per soggetti con sensibilità gastrica.
Compresse orodispersibili
Le compresse orodispersibili devono essere posizionate sulla lingua, attendere il loro discioglimento e successivamente deglutire. Anche in questo caso l’assunzione dopo i pasti è consigliata.
Supposte
Le supposte devono essere somministrate per via rettale a partire dalla punta,. Prima della somministrazione può essere utile scaldare la supposta tra le mani, successivamente è importante assicurarsi che non venga espulsa.
Controindicazioni
Controindicazioni assolute
- Ipersensibilità all’ibuprofene o ad uno qualsiasi degli eccipienti utilizzato nelle diverse formulazioni
- Ipersensibilità a qualsiasi FANS
- Precedenti emorragie gastrointestinali o perforazioni legate all’assunzione di FANS o no – please check original text in ENG, if it is the case
- Presenza di ulcera o emorragia peptica in atto
- Soggetti con insufficienza epatica, renale, cardiaca
- Pazienti con emorragie attive in qualsiasi distretto
- Pazienti con disturbi non chiari dell’emopoiesi
- Pazienti con grave disidratazione causata ad esempio dal vomito, dalla diarrea o dalla insufficienza nell’assunzione
- Donne nell’ultimo trimestre di gravidanza
- Bambini sotto i 6 kg (vedi il paragrafo “Posologia”).
Controindicazioni relative
Richiedono una attenta valutazione medica, altrimenti rimane sconsigliata la somministrazione
- Lupus eritematoso sistemico e malattia mista del connettivo, in quanto in grado di aumentare il rischio di meningite asettica
- Disordini congeniti del metabolismo della porfirina
- Disturbi gastrointestinali e malattia infiammatoria intestinale cronica
- Ipertensione, insufficienza cardiaca
- Insufficienza renale
- Disfunzione epatica
- Recente intervento di chirurgia maggiore
- Presenza di reazioni allergiche ad altre sostanze terapeutiche
- Pazienti con febbre da fieno, polipi nasali, disturbi ostruttivi cronici o con patologie allergiche, in quanto è presente un aumentato rischio di reazioni allergiche.
Effetti collaterali
Gli effetti collaterali sono diversi e risultano comuni alla maggior parte dei FANS, in particolare il principale è relativo alla tossicità gastrica.
Tossicità gastrointestinale
L’emorragia gastrointestinale, l’ulcerazione e la perforazione sonoi più importanti effetti collaterali. Questi effetti si manifestano a causa dell’azione secondaria dei farmaci antinfiammatori non steroidei che vanno ad inibire la secrezione di fluido protettivo dello stomaco. Di conseguenza la mucosa gastrica si trova aggredita dall’acido presente nel suo lume, risultandone infiammata e nei casi più gravi addirittura perforata. L’assunzione dopo i pasti del farmaco diminuisce tale effetto essendo presente materiale nello stomaco in grado di tamponarne il pH. Per soggetti particolarmente sensibili o con ulcere ripetute l’assunzione risulta controindicata, sebbene potrebbe essere associata ad un gastroprotettore della famiglia dell’omeprazolo, ovvero antiacidi che garantiscono una protezione della mucosa.
Reazioni cutanee
Un altro effetto collaterale è legato alle reazioni cutanee, queste risultano estremamente rare e si manifestano principalmente durante le prime somministrazioni come reazione allergica o da slatentizzazione di infezioni come, per esempio, della varicella (estremamente raro).
Tossicità vascolare
Nurofen presenta anche tossicità cardiovascolare e cerebrovascolare, in particolare a basse dosi hanno un effetto antiaggregante facilitando eventuali emorragie, soprattutto in condizioni di ipertensione. Al contrario studi recenti hanno dimostrato una relazione tra elevate dosi di ibuprofene (oltre 2400 mg/die) ed un aumento del rischio trombotico con eventuali infarti del miocardio ed ictus. Di conseguenza, in pazienti con precedenti eventi di questo tipo o predisposizione da fattori di rischio presenti, deve essere attentamente valutata la terapia, soprattutto se cronica e con elevate dosi di farmaco.
Ulteriori effetti collaterali
Infine, ulteriori effetti collaterali di minore importanza statistica sono:
- Gravi reazioni di ipersensibilità acuta come shock anafilattico
- Tossicità renale ed epatica per trattamenti cronici
- Mal di testa da abuso di medicinali
- Indebolimento della fertilità femminile per effetti diretti sull’ovulazione, azione reversibile in seguito alla sospensione del farmaco.
Interazioni
Nurofen in quanto FANS è responsabile di diverse interazioni con farmaci, in particolare con quelli con effetti collaterali o secondari analoghi, generando un effetto di amplificazione dell’azione non voluta.
- Acido acetilsalicilico a basso dosaggio (es. cardioaspirina): paradossalmente l’effetto in questo caso è competitivo, con il risultato di una inibizione dell’azione cardioprotettiva dell’aspirina
- FANS compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi 2: aumenta il rischio di ulcere e delle emorragie gastrointestinali
- Digossina, fenitoina, litio: Nurofen ne aumenta i livelli sierici, in ogni caso per utilizzo breve sotto i 4 giorni non è necessaria la modifica della posologia di questi
- Corticosteroidi: aumenta il rischio di reazioni avverse, in particolare ulcere ed emorragie gastrointestinali
- Antiaggreganti e inibitori delloa ricaptazionedella serotonina (SSRI): aumentato rischio di emorragie gastrointestinali
- Anticoagulanti: aumentato effetto e rischio di emorragie
- Probenecid e sulfinipirazone: questi farmaci riducono l’escrezione di ibuprofene aumentandone l’azione e aumentando di conseguenza la probabilità di eventi avversi
- Diuretici, ACE inibitori, antagonisti dell’angiotensina II: l’ibuprofene può ridurre l’effetto dei diuretici e degli altri antipertensivi, inoltre in pazienti con insufficienza renale che prende tali farmaci, questo può determinare un ulteriore decadimento della funzione renale
- Diuretici risparmiatori di potassio: questi in particolare in associazione con Nurofen possono causare iperkaliemia
- Metotrexato: Nurofen aumenta i livelli plasmatici e di conseguenza le possibilità di effetti indesiderati
- Ciclosporina: aumenta il rischio di danno epatico da ciclosporina
- Tacrolimus: nefrotossicità aumentata
- Sulfoniluree
- Antibiotici chinolonici: aumentato rischio di convulsioni
- Mifepristone
- Inibitori del CYP2C9: potenziamento dell’ibuprofene e maggiore rischio di effetti indesiderati anche gravi
Elenco dei riferimenti
Elenco dei riferimenti
Domande frequenti
Nurofen va bene per L’influenza e per il raffreddore? E per il mal di gola?
L’ibuprofene è ottimo per contrastare i sintomi dell’influenza già dal loro inizio, la terapia con Nurofen è quindi consigliata, ma non deve protendersi oltre i 4 giorni di somministrazione, nel caso in cui i sintomi non regrediscano è bene rivolgersi ad un medico.
Nurofen è presente anche come sciroppo? Come si dosa Nurofen sciroppo?
Analogamente a quanto riportato al capitolo “Posologia”, le regole per la somministrazione di Nurofen nei bambini sono: massimo 10 mg di principio attivo per kg di peso corporeo a somministrazione, mai superare i 30 mg/kg al giorno e attendere minimo 6 ore tra una somministrazione e l’altra.
Quanto tempo deve passare tra tachipirina e nurofen?
In prima analisi è bene specificare che, data l’interazione presente tra questi farmaci, è bene iniziare una terapia con uno dei due e proseguirla con il medesimo farmaco senza cambiare repentinamente. In ogni caso, il paracetamolo presente nella tachipirina ha un’emivita analoga all’ibuprofene del Nurofen, di conseguenza attendere 6-8 ore è sufficiente per scongiurare interazioni acute. Questo però non azzera i rischi e sarebbe meglio attendere un’intera giornata (24h).
Si può prendere Nurofen durante la gravidanza?
Durante il primo e secondo trimestre di gravidanza l’ibuprofene non può essere assunto a causa di un aumento significativo di rischio di aborto, malformazioni cardiache e gastroschisi. Durante il terzo trimestre deve egualmente essere evitato a causa del suo effetto tossico cardiopolmonare, renale, effetto antiaggregante e di inibizione delle contrazioni uterine fondamentali per il parto. In generale può essere assunto solo se assolutamente necessario, per un periodo più breve possibile e a dosaggio più basso possibile.
Nurofen si può prendere durante l’allattamento?
Si, sebbene l’ibuprofene sia in grado di passare tramite latte al bambino, questo non ha evidenziato effetti negativi di alcun tipo, di conseguenza per utilizzo breve e saltuario può essere assunto.
Dopo quanto tempo fa effetto il Nurofen?
Le tempistiche con cui viene raggiunto il picco di concentrazione plasmatica dipendono dal metodo di somministrazione, in particolare si attesta attorno alle 1-2 ore per le compresse, sui 40 minuti per le capsule molli e sui 45 minuti per le supposte.
Caratteristiche
Categoria | Farmaci da banco (OTC), Farmaci per il raffreddore e l'influenza, Antinfiammatorio e analgesico, Disturbi ossei e muscolari, Dolori muscolari, I prodotti più venduti, Mal di testa |
Brand | Reckitt Benckiser Healthcare |
Tipo di prodotto | Capsule, Cerotti, Compresse, Compresse filmate, Confetti, Sciroppo, Sospensione, Supposte, Tavolette |
Codice АТC 1 | M01AE01 |
Clienti su di noi
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Mia figlia di 6 anni lo assume volentieri per il sapore.
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